giovedì 24 aprile 2014

COME CONTATTARE IL PROPRIO ANGELO CUSTODE

Contattare il proprio angelo L'Angelo Custode ci sta sempre accanto in ogni momento, sia di giorno che di notte. Normalmente non possiamo vederlo perché è immateriale, pura luce ed energia, però lui è sempre lì.


 Spesso il contatto avviene durante il sonno, anche se quasi nessuno se ne ricorda, nondimeno è il modo più semplice utilizzato dal nostro Angelo per trasmetterci messaggi, illuminazioni, suggerimenti, pensieri che influenzano il nostro comportamento e il nostro sentire, anche se noi crediamo sia frutto di una nostra elaborazione. Per incontrare l'Angelo non basta sentirsi pronti o pensare di esserlo. A volte crediamo di essere nella condizione giusta ma può essere una convinzione di "testa" mentre in realtà non lo siamo affatto. Quindi prima di tutto dobbiamo avere molta pazienza. Poi dobbiamo essere umili, non pretendere che il contatto avvenga per forza, poi dobbiamo coltivare delle doti personali: è chiaro che se desideriamo ardentemente questo contatto tutta la nostra vita deve essere improntata all'amore, rinunciare al nostro egoismo, proiettarci amorevolmente verso gli altri, preoccuparci del loro bene, dobbiamo essere sereni, senza ansie, tensioni o insoddisfazioni. Quello che conta veramente non è avere, ma ESSERE. Coltiviamo la tranquillità, la serenità, il silenzio interiore e soprattutto crediamo in loro. Senza una fede certa e incrollabile su di loro non può esserci contatto. Inoltre la nostra aspirazione deve essere per una crescita interiore. Quante volte le persone si sono rivolte a noi per un loro problema, per un consiglio, per una parola di conforto e quante volte abbiamo risposto con il cuore, le parole che sono uscite da noi erano quelle giuste, quelle che in quel momento la persona aveva bisogno di sentire, e non avete mai pensato che le risposte, l'ispirazione, arrivava dai messaggeri di Dio, dagli Angeli? 

Io sì, quasi sempre. Gli Angeli ci infondono speranza. Basta soltanto credere in loro. Gli Angeli aiutano tutti coloro che glielo chiedono, ma il loro messaggio alle volte è così sottile che ci riesce difficile intenderlo. Com'è possibile metterci in comunicazione con loro in modo tale che il loro messaggio non venga frainteso o perduto? Fra poco vedremo come, ma dobbiamo tenere sempre presente che ci sono momenti e situazioni in cui gli Angeli non possono aiutarci: sono quei frangenti in cui siamo chiamati ad imparare qualche lezione dalla vita. Comunque la preghiera, in questi frangenti, può aiutarci a fronteggiare anche i momenti più difficili. I passi necessari per stabilire un contatto angelico sono, secondo me, questi: avere una buona conoscenza degli Esseri di Luce interiorizzare ciò che essi rappresentano, sapendo che sono un riflesso di ciò che già abbiamo dentro di noi manifestare un giusto atteggiamento coltivare un'atmosfera angelica evocarli attraverso i metodi tradizionali quali: - la preghiera - la meditazione - la visualizzazione con l'aiuto dei colori, di cristalli, pietre e gemme catalizzatrici, di essenze profumate, di mantra angelici. Creare uno spazio dedicato in casa Le diverse tradizioni affermano che gli Angeli amano sentirsi ospitati presso i loro protetti. Per questo motivo sarebbe auspicabile riservare all'interno della propria casa un angolo dedicato al nostro Angelo Custode o agli Angeli. E' sufficiente uno spazio molto piccolo, su uno scaffale, su un tavolino, dentro la libreria o dove si vuole. Si può collocare un'immagine che in qualche modo evochi l'essenza angelica, unitamente ad immagini delle figure rappresentative della propria fede religiosa. Può essere sufficiente adornare con una piantina, un fiore (da sostituire spesso), una candela, aldilà di quello che si sceglie l'importante è che sia chiara l'intenzione di dedicare quello spazio all'Angelo. Anche il semplice pensiero che un determinato posto nella casa è dedicato a lui basterà a segnalare all'Angelo la nostra disponibilità ed il nostro amore, il nostro desiderio di incontrarlo e, prima o poi, lui non ci deluderà. Al mattino, prima di iniziare la giornata, e alla sera, prima di addormentarsi, è opportuno sostare un attimo davanti al suo angolo e dedicargli un pensiero, una preghiera, volendo si può accendere una candela e/o un incenso. In questo modo si creerà un flusso di energia positiva fra l'Angelo e noi, e questa stessa energia potrà essere riversata secondo i propri desideri, su se stessi, sui nostri cari, sulle persone bisognose, sofferenti, sulla terra e sull'umanità.

2 commenti:

  1. Io ho avuto la fortuna di sentire un suo suggerimento e mi ha salvato da un grosso guaio.
    Una volta sotto forma di una sconosciuto mi ha salvato dal rimanere paralizzato.
    Chissà quante volte mi ha parlato ed io sordo non ho sentito?

    RispondiElimina
  2. Io ho avuto la fortuna di sentire un suo suggerimento e mi ha salvato da un grosso guaio.
    Una volta sotto forma di una sconosciuto mi ha salvato dal rimanere paralizzato.
    Chissà quante volte mi ha parlato ed io sordo non ho sentito?

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