martedì 3 giugno 2014

I PROFUMI DEGLI ANGELI

IL SAPORE DEGLI ODORI (TRATTO DAL LIBRO ODORI DI GIANNI DE MARTINO) ANCHE GLI ODORI HANNO UNA LORO DIMENSIONE, ANZI DUE E PIÙ: BUONI O CATTIVI, PICCOLI O GRANDI, FORTI O DEBOLI, INCONSISTENTI O PERSISTENTI, VERI O FALSI. TUTTI CONOSCIAMO GLI ODORI, LA LORO MEMORIA, LO SPESSORE, LA CONSISTENZA, LA PROVENIENZA, LA DURATA, IL SENSO, IL SIGNIFICATO, IL SAPORE. INSOMMA GLI ODORI SONO PRESENZE CHE AFFERMANO LA LORO INCONSISTENZA QUANDO MENO TE LO ASPETTI E NELLA MANIERA PIÙ INCERTA E MISTERIOSA. RICORDO GLI ODORI DI CERTE STRADE DI LONDRA DI NOTTE, CAMMINANDO LUNGO IL TAMIGI, O PER LA CITY, NELLA METROPOLITANA, INSEGUENDO LA CORRENTE DEL VENTO OPPURE CONTROVENTO, UNA MESCOLANZA DI CIPOLLE E DI SALSICCE. CERTI ODORI DELLA CAMPAGNA SCOZZESE LÀ DOVE LA VERBENA SI CONFONDE COL LETAME E COL CONCIME. L'ODORE DELL'ERBA APPENA TAGLIATA FRESCA DEI PRATI INGLESI, QUELLO DELLE LENZUOLA FRESCHE DEL CALORE LIQUIDO DEL SESSO, DELLA MOQUETTE SPOLVERATA O QUELLO DEL CRETONNE DELLE TENDE CHE JOYCE FA SENTIRE A EVELINA NEL SUO RACCONTO DEI "DUBLINERS". INSOMMA, ODORI, SAPORI, RICORDI, IMMAGINI, EPIFÀNIE DELL'ESISTENZA. ECCOVI UN LIBRO SUGLI ODORI. Gli odori possono essere molte cose. Gradevoli o repellenti SENSAZIONI prodotte dalle emanazioni sottili di alcuni corpi sufficientemente volatili, AGENTI CHIMICI della percezione olfattiva, dell’emozione, della confusione e dunque degli incontri, MESSAGGERI INVISIBILI della memoria, delle premonizioni, dei gusti, dei disgusti, dei tentativi d’amore e degli imprevisti, gli odori glissano dal più intimo sentire al caos del mondo, aggirandosi vorticosamente dallo spazio al tempo e dalle cose agli esseri. Li si può immaginare rutilanti e ciechi come gli atomi di Lucrezio. Oppure come scintillanti mediatori tra la Terra e il cielo. E se gli odori fossero – come lo sono la Terra, il cielo e gli astri – Angeli? Dopo essermi forse illuso di aver lasciato i demoni alle spalle, non vorrei adesso affliggervi con gli Angeli. Ma, lettori cari, talvolta si ha l’impressione, lasciando la realtà virtuale ed odorando un fiore, di non essere più nel tempo. E nella gioia che sorge alle “porte della percezione”, la Terra sembra un giardino da attraversare, un luogo splendido nell’immaginazione. Questi attimi forse non sono nel tempo: è come il fuori tempo di una coscienza che esplode e salta insieme agli Angeli. Che sono i messaggeri, gli arcobaleni, i ponti vuoti sui quali tuttavia passa l’annuncio dei mutamenti. Gli odori emanano dalla vita dei vegetali, degli animali, dei minerali e degli stessi esseri umani, suscitando emozioni, desideri e inquietudini. Io, per esempio, detesto – come la maggior parte di voi, a metà tra il tribalismo magico e l’invadenza della tecnologia – che qualcuno, dopo che mi sono lavato e sfregato ben bene, possa fare un’osservazione negativa sul mio odore personale o su quello della mia casa, dove ho appena acceso un bastoncino d’incenso. Mi disturba, per esempio, che la pubblicità – interrompendo il film in tv – insinui l’orribile suggestione dell’esistenza di qualcosa di terribile e maleodorante. “Vi sono giorni in cui non vi sentite ‘a posto’, afferma una vocina con brio agguerrito da professionista. Subito poi, con un sorriso brillante come un getto di napalm, vanta la “soluzione ai vostri problemi”, brandendo un fitocoso, una specie di frullaculo dai colori accesi: “Il deodorante cambierà tutto questo!”. Per quanto ci si lavi e ci si sfreghi (”fosse pure con il sangue dell’Agnello”, come dice Mwage Kaneyena quand’è sbronzo o amareggiato), emettiamo tutti un odore personale, unico, come il colore degli occhi o le impronte digitali. E siamo tutti profondamente impressionati dagli odori degli altri e del mondo che ci circonda. Il potere degli odori rimanda a un potere invisibile che il discorso scientifico non riesce a circoscrivere. Esiste una casta di uomini che hanno come compito quello di addomesticare gli odori per combattere la scipitezza, la piattezza e la decomposizione. “Sono esseri strani” come mi ha detto ironicamente durante il nostro primo incontro il creatore di profumi Luigi Cristiano, spiegandomi che l’impressione di stranezza dipende da due cose: dal segreto al quale sono tenuti i creatori di profumi dalle leggi del commercio e dalle multinazionali delle fragranze e degli odori, e poi dal fatto che i cosiddetti “nasi” sono gli esploratori olfattivi di un mondo invisibile. Ma forse sono gli odori che sono strani. Il profumo degli Angeli Gli Angeli, in accordo con i loro Raggi di appartenenza, emettono dolci aromi che spargono quando appaiono; allo stesso modo, quando questi profumi vengono diffusi, loro arrivano. A seconda del tipo di profumo che viene messo, giungono differenti categorie di Angeli. Le profumerie sono luoghi pieni di Angeli. Ecco una lista dei profumi che attraggono gli Angeli: Gli Angeli del Raggio Azzurro del Potere e Protezione sono attratti dall’aroma del SANDALO. Gli Angeli del Raggio Dorato della Saggezza sono attratti dai seguenti aromi: LIMONE, SAVIA MAGGIORANA e MIRRAH. Gli Angeli del Raggio Rosa dell’ Amore Divino sono attratti da: CIPRESSO, EUCALIPTO, YLANG-YLANG. Gli Angeli del Raggio Bianco dell’ Elevazione e della Purezza sono attratti dall’aroma del ROSMARINO. Gli angeli del Raggio Verde della Salute amano i profumi di BERGAMOTTO, MENTA PIPERITA e ROSA. Gli Angeli del Raggio Oro Rubino della Pace e Provvidenza sono attratti dai profumi dell’ISSOPO e del GINEPRO. Gli Angeli del Raggio Violetto della Trasmutazione amano il profumo della LAVANDA e della VIOLETTA.  http://ragazzaindaco.blogspot.it/2013/07/i-profumi-soprannaturali.html

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