giovedì 7 agosto 2014

OGNI VOLTA CHE PRONUNCIAMO UNA PAROLA E' UN DECRETO

– CONNY MENDEZ . . IL DECRETO . Se crediamo a queste Verità come crediamo nelle altre leggi di Natura, come crediamo che il fuoco brucia e che nell’acqua si annega, allora l’effetto da esse prodotto sarà grandissimo (da Cenni di Teosofia, di C. W. Leadbeater). . Un decreto, è un’affermazione che viene fatta a voce abbastanza alta da essere udita da chi lo emette. Viene fatto allo scopo di affermare una Verità e negare ciò che appare come male ma in realtà non lo è. Il decreto è la forma più potente tra tutte quelle conosciute per rivolgersi a Dio. È un comando che un figlio o figlia di Dio emette nel nome del suo Cristo interiore, affinché il volere del Padre si manifesti sulla Terra così come si manifesta nei Cieli. È il mezzo con cui il Regno di Dio diviene una realtà, qui e ora, tramite il potere della “parola parlata”. Un decreto può essere lungo o corto, di solito inizia con un preambolo e termina con un atto di accettazione. Questi due brani presi dai Salmi ben illustrano la potenza del decreto: “Egli mi chiamerà e io gli risponderò” (Salmo 91:15). “Essi chiamarono il Signore ed Egli rispose alla loro chiamata” (Salmo 99:6). . IL POTERE DELLE PAROLE . Ogni volta che pronunciamo un’affermazione, firmiamo un decreto che farà apparire qualcosa in noi o nel mondo esterno. Gesù stesso sottolineò l’importanza di un giusto parlare e disse due cose che nessuno ha mai considerato nella loro importanza. Una di esse è: “Poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato” (Mt 12:37), intendendo non tanto il giudizio degli altri ma la legge che considera la “parola parlata” come una grande potenza creativa. Il secondo riferimento è: “Non è quello che entra dalla bocca che contamina l’uomo, ma quello che ne esce; perché tutto quello che esce dalla sua bocca procede dal cuore” (Mt 15:11). Dove con “cuore” intendeva la sede delle emozioni e delle passioni. . Il Maestro insegnava le importanti leggi della Metafisica, i suoi ascoltatori, però, non erano sufficientemente maturi per comprenderlo. Questo è il motivo per cui in varie situazioni precisò di avere ancora molte cose da dire che non sarebbero state comprese, precisò anche: “Chi ha orecchie per intendere intenda” (Lc 8:8). Ti propongo di porre attenzione a tutti i decreti che emetti durante una giornata. Provo a ricordarteli, te ne propongo qualcuno per farti capire che cosa intendo: “Gli affari vanno malissimo”, “Le cose stanno andando molto male”, “La gioventù è persa”, “Il traffico è impossibile”, “Il Governo è ladro”, “Non si trova lavoro”, “Il mondo è una giungla”, “Non lasciare l’automobile in strada perché te la ruberanno”, “Gli imbroglioni si incontrano dappertutto”, “Ho paura di uscire”, “Stai attento che ti farai investire”, “Va a finire che lo rompi”, “Sono proprio sfortunato”, “Non posso mangiarlo, sono sicuro che mi farà male”, “Io ho una pessima memoria”, “Soffro sovente di una terribile emicrania”, “Ho il nervo sciatico che mi fa molto male”, “Questa è davvero una disgrazia”, “Stammi lontano che mi attacchi il raffreddore”. . Se analizzi questi decreti, e hai compreso quanto grande sia la loro potenza, allora le cose spiacevoli non ti sorprenderanno più; saprai infatti riconoscerle come il risultato di un decreto che hai emesso tu stessa. Hai dato un ordine ed è stato eseguito. Adesso ricorda, e non dimenticarlo mai più, che ogni parola pronunciata può essere un decreto positivo o negativo. Se è positivo si manifesterà con cose belle e piacevoli, se è negativo si manifesterà con cose brutte e dispiaceri. . Ricorda anche che quando affermi qualcosa di negativo contro qualcuno (ovvero emetti un decreto), è come se tu stessi condannando te stessa: ti ritorna indietro. Se invece affermerai cose buone e positive allora arriveranno a te la bontà e la comprensione dagli altri. . E quando ti succede qualcosa di spiacevole, di negativo, non dire: “Però, io non stavo pensando né temendo che questo mi accadesse!” Abbi la sincerità e l’umiltà di esaminarti con calma e scoprirai che in qualche occasione ti sarai espressa male nei confronti di qualcuno o del tuo destino. In qualche momento, puoi aver espresso una convinzione, magari assai vecchia o un modo di dire abitudinario che hai sentito ripetere chissà quante volte. Le frasi “Nel governo sono tutti ladri” o “Oggi la scuola non vale più nulla”, possono darti una chiara idea di quello che intendo. . È ovvio che qualora ti ritrovi a ripetere qualcosa di questo tipo devi immediatamente riprometterti di non farlo mai più. Ricorda anche che ciò che rende più incisiva la registrazione di un pensiero nel Subconscio è il sentimento che lo accompagna. Il Maestro Gesù, che non impiegò mai parole superflue, lo espresse molto bene dicendo: “Quello che esce dalla bocca procede dal cuore” (Mt 15:11). Il cuore, infatti, è da sempre stato considerato come la sede delle emozioni e dei sentimenti. La prima emozione negativa che abbiamo provato è stata certamente la paura. I primi a farcela provare furono i nostri genitori e dopo di loro gli insegnanti di religione. Quando proviamo paura il nostro cuore accelera, diciamo infatti “ho il cuore in gola”. . La paura è un’emozione molto forte e negativa; di paura si può anche morire. Ebbene, se vorrai fare un’attenta analisi troverai che la paura è presente in tutte le convinzioni negative citate in precedenza. Ogni volta che ti ritrovi a dire una frase negativa, soffermati un attimo, e cerca di scoprire a quale tipo di convinzione, tra quelle nascoste nel tuo subconscio, quella frase si collega. Spesso scoprirai che il sentimento preponderante è proprio la paura. San Paolo disse: “Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (Rm. 12:2), perciò attacca ognuna di queste convinzioni, cancellale negandole e riconoscendole come false e menzognere, quindi afferma la Verità. Questo è l’unico modo d’agire se non desideri continuare a portarle con te per tutta la vita. . Se ti ritrovi a dire “il Governo è ladro” afferma immediatamente che questa frase è menzognera e decreta la Verità, ovvero: “Non è vero che il Governo è ladro, i politici sono figli di Dio e la Saggezza Divina rende le loro azioni oneste e sincere”. Dopo poco tempo che usi questa pratica, noterai che ti esprimerai in un altro modo, che il tuo modo di pensare sarà notevolmente cambiato. Tu e la tua vita vi sarete trasformati attraverso il rinnovamento della mente. Allora, quando ti capiterà di trovarti con altre persone, ti renderai perfettamente conto delle loro convinzioni, perché ne vedrai il riflesso in tutto quello che affermano e in ciò che accade nella loro vita. Qualora ti dovesse capitare di ascoltare le miserie di un ammalato o qualcuno ti fa un discorso negativo, non confermare mai a voce alta ciò che loro dicono, afferma invece mentalmente: “non accetto questa cosa, né per me, né per lui”. . Non c’è bisogno che tu glielo dica, è meglio che non divulghi le Verità se non sei sicura che chi ti ascolta è in grado di comprendere pienamente; in caso contrario rischi soltanto di essere derisa o disprezzata. Ricorda l’ammonimento di Gesù: “Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi” (Mt 7:6). . Elaborazione a cura del dr. Mario Rizzi Fonte: www.viveremeglio.org http://scienzanewthought.wordpress.com/2010/01/10/il-decreto-conny-mendez/

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