venerdì 3 aprile 2015

GLI ANGELI NELLA VITA DI GESU'

Gli Angeli nella vita di Gesù
(tratto da "Gli Angeli. Note esegetiche e spirituali" di Maria Pia Giudici, Città Nuova, 1995)

Proprio quando venne la pienezza del tempo, e il Verbo del Padre si fece uomo, gli Angeli ebbero di che diventare messaggeri di Dio a servizio del suo Cristo. Infatti, anche se Gesù aveva assunto una natura inferiore alla loro, essendo la persona del Verbo, "Dio da Dio, Luce da Luce", anche qui in terra Egli era infinitamente superiore agli Angeli. I quali, hanno avuto una presenza visibile in particolari momenti significativi, ma certamente una permanenza invisibile attorno a lui per tutto l'arco del suo dimorare quaggiù.

L'Arcangelo Gabriele è nunzio del progetto-mistero ineffabile del concepimento di Gesù presso Maria. Nella regione di Betlemme, dove Gesù venne alla luce, "alcuni pastori vegliavano facendo la guardia al loro gregge. Un Angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento; ma l'Angelo disse loro: "Non temete, ecco vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di David un salvatore che è Cristo Signore...". E subito apparve con l'Angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Dio ama". Messaggero di gioia l'Angelo che comunica la nascita di Gesù ai pastori; messaggeri di pace tutti gli altri che lodano Dio sotto il cielo di Betlemme.

E' per ministero d'Angelo che Giuseppe, turbato per i segni di una maternità in Maria di cui ignorava l'ineffabile origine divina, viene rassicurato. Sempre il silenzioso "uomo giusto", viene edotto da Angeli sul tempo della fuga in Egitto se sul tempo del ritorno in Giudea.

Forse la più vivace presa di posizione patristica a proposito degli Angeli nei confronti della venuta di Gesù al mondo è espressa da Origene. Così egli si esprime: "Quando gli Angeli videro il principe della milizia celeste dimorare sulla terra, presero la via che egli aveva aperto seguendo il loro Signore e ubbidendo alla volontà di colui che li distribuisce come custodi di chi crede in lui. Gli Angeli sono dunque a servizio della tua salvezza eterna... Tutto è pieno di angeli.

Se la nascita e l'infanzia di Gesù sono segnate da una presenza visibile d'Angeli, altri momenti del suo essere tra noi, uomo tra gli uomini, sono costellati da queste presenze tangibili. Dopo le tentazioni del demonio del deserto, l'evangelista Marco nota: "Allora il diavolo lo lasciò e vennero gli angeli di Dio a servirgli da mangiare". Ciò che Gesù non ha voluto chiedere con un miracolo per nulla finalizzato alla gloria del Padre, ecco ora gli viene offerto in dono.

Un altro momento forte della vita di Gesù è quello dell'agonia nel Getsemani. Quando l'angoscia per il peccato del mondo toccò il fondo nel suo spirito, egli lanciò a Dio un grido umanissimo e nello stesso tempo del tutto degno del Santo per eccellenza: Padre, se vuoi, allontana da me questo calice. Tuttavia, si faccia non la mia ma la tua volontà. Allora gli apparve un Angelo dal cielo a confortarlo; un angelo, sua creatura, diventa la risposta del Padre al grido esistenziale del Figlio. E' conforto, non eliminazione del dramma. Anzi, subito dopo Luca annota che il suo sudore divenne come gocce di sangue che cadevano a terra.

E' interessante poi sottolineare il preciso intervento degli Angeli in quel momento focale della vita di Gesù che segna la sconfitta del peccato e della morte: la sua Risurrezione. Il loro messaggio è di ravvedimento e di conferma: Non abbiate paura. So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. E' risorto come aveva detto; venite a vedere il luogo dov'era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: E' risuscitato dai morti...
Risulta di grande rilievo l'identità di Cristo espressa dagli Angeli. Egli è "COLUI CHE VIVE", il Vivente per eccellenza.

Concludono la narrazione della vita terrena di Gesù le parole degli Atti: Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. E poiché essi stavano mirando il cielo mentre egli se ne andava, ecco che due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: "Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù che è stato tra voi assunto fino al cielo, tornerà allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo".

Concludiamo, riportando le parole di Paolo agli Efesini: "Dio ha manifestato la sua forza nel Cristo risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei cieli al di sopra di tutti i Principati, di tutte le Potestà, di tutte le Virtù, di tutte le Dominazioni... E tutto pose sotto i suoi piedi.


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