martedì 30 giugno 2015

PERCHE' CREDERE IN DIO?

Perché credere in Dio?

Credere in Dio

Questa è la domanda da cui voglio partire.

Che motivo hai per credere in Dio?

Oggi siamo abituati a ricercare spiegazioni e prove scientifiche per ogni cosa, vogliamo avere la dimostrazione, toccarla con mano.

Ovviamente il mio obiettivo non è dirti “credici e basta, ti dico che esiste!”.

Voglio darti tutte le tracce e gli indizi che io vedo ogni giorno.

Alla fine sarai tu a decidere se vuoi crederci, oppure no.



1. Aprire gli occhi

Non tutto quello che non si vede, non esiste.

Ad esempio, hai mai visto i tuoi pensieri? Se ti chiedo di mostrarmeli, cosa mi farai osservare?

Niente, è ovvio, perché il pensiero non ha una consistenza fisica.

Il vento, ad esempio, non puoi vederlo, così come l’aria non si vede. Moltissimi gas, per loro natura, non possono essere osservati con i tuoi occhi.

Certo, mi dirai, ma queste cose hanno un effetto fisico su di te e su quello che ti circonda.

Ottima osservazione.

Hai mai visto l’amore, la speranza o la gioia?

Io no, perché sono qualcosa di intangibile e immateriale, qualcosa che non possiamo vedere con gli occhi.

Se pensi di dover trovare una prova che tu possa vedere, dell’esistenza di Dio, non la troverai.

Ma se non credi in Dio solo perché non puoi vederlo con i tuoi occhi, allora non dovresti credere all’amore o all’esistenza dei pensieri.

Il problema sono gli strumenti che utilizziamo.

Qualche decennio fa era impossibile vedere virus o batteri.

Esistevano, ma non si credeva alla loro esistenza perché non si vedevano con gli occhi.

Oggi tu hai mai visto un batterio? O un virus?

Ovviamente no, perché non hai a disposizione gli strumenti giusti per farlo.

Così come a te serve un microscopio, e anche uno buono, per vedere un virus, allo stesso modo hai bisogno di strumenti differenti per comprendere l’esistenza di Dio.

Gli occhi non sono il modo giusto per farlo, anche se c’è un indizio della presenza di Dio che possono intercettare.



2. Siamo circondati dalle prove della sua esistenza

Se ti guardi attorno, vedrai alcune cose meravigliose: la natura, gli esseri umani e le grandi costruzioni che sono capaci di creare.

Alcuni sostengono che il mondo in cui viviamo sia frutto del caso.

In un interessantissimo libro di Bill Bryson, Breve storia di (quasi) tutto, l’autore ci spiega come le probabilità che si possa creare un pianeta come la terra sono quasi nulle.

In sostanza l’idea scientifica è che le condizioni della vita sono così difficili e complesse, che siamo stati incredibilmente fortunati a esserci.

Ovviamente questa è una lettura della cosa.

Hai mai riflettuto sulla perfezione della vita?

Osserva che ogni animale è perfetto, funziona alla grande e istintivamente sa tutto quel che gli serve.

Il tuo corpo l’hai mai osservato?

È perfetto anche lui, funziona benissimo, è dotato di capacità incredibili.

Pensa solo alla tua mente: puoi pensare, capire, inventare, emozionarti. Quello che è capace di vivere e realizzare una persona è praticamente senza limiti.

Se parli con uno scienziato, ti dirà chiaramente che tutto quello che ci circondato è sorretto da una precisione e perfezione incredibile.

Basterebbe poco, ma davvero poco, per far saltare tutto il sistema.

Perfezione è la parola più ricorrente.

Tu pensi che questa perfezione sia frutto del caso?

Prendi 10 oggetti dalla tua camera o dal tuo ufficio e lanciali in aria: quante probabilità ci sono che prendano ognuno il suo posto?

Non ti sto dicendo che Dio esiste perché la natura è perfetta.

Ti sto dicendo che se è così perfetta, è difficile che sia per via di una casualità incredibilmente favorevole.

Non solo: osserva la meraviglia racchiusa nei tramonti, nel mare o nel cielo, nei fiori, la bellezza di uno sguardo o di un sorriso.

Siamo letteralmente circondati da meraviglia, stupore e miracoli: possibile che tutto questo sia frutto di un fortuito caso?

Voglio essere felice
Pasquale dice: "...delle migliaia di libri che ho letto, questo è il più illuminato..." 5 stelle!Scopri cosa ha letto Pasquale »

La perfezione che ci circonda, ovviamente, non è la prova scientifica che Dio esiste, ma l’indizio che probabilmente il caso non ha generato, per un colpo di fortuna, tutta questa perfezione.

Considera poi una cosa davvero importante: cercare una prova scientifica dell’esistenza di Dio è un contro senso.

Se Dio esiste, non è materia, non è oggetto di studio da laboratorio.

Non è attraverso la scienza che possiamo trovare le prove della Sua presenza, bisogna fare un passo in più.



3. Credere per vedere

Tu vedi quello che ti piace vedere.

Ognuno di noi cerca conferme alle proprie idee e teorie.

Pensa a cosa accade con l’informazione sui giornali: una stessa notizia ha significati opposti a seconda dello schieramento politico del giornalista.

Ognuno di noi non vede mai davvero la realtà per com’è, ma per come i suoi schemi la ricreano.

Per osservare davvero cosa accade dobbiamo sviluppare una forte consapevolezza, ed è qualcosa di estremamente raro.

Pensi che il mondo sia un posto pericoloso?

Hai ragione, perché se apri la televisione sentirai decine e centinaia di notizie che ti dicono che qualcuno ha ucciso, stuprato, rubato, ferito, picchiato, massacrato, offeso, attaccato, qualcuno o qualcosa.

Però forse tu non pensi che il mondo sia un posto così pericoloso e magari credi che le persone siano per lo più buone.

Ottimo, hai ragione! Se ci fai caso, in effetti, chi uccide è una parte piccolissima della popolazione, così come chi stupra o ferisce altre persone.

Qual è, quindi, la verità?

Se pensi che sia giusto fidarti degli altri e incontri un imbroglione, penserai che sia solo un disonesto tra molte persone corrette.

Se al contrario pensi che la gente sia disonesta e incontri sempre lo stesso imbroglione, crederai che sia l’ennesimo furbo che ti vuole fregare e che chiunque, probabilmente, farebbe altrettanto.

Verità?

Difficile, perché noi vediamo quello che vogliamo vedere.

Non posso dimostrarti che Dio esiste attraverso una ricerca scientifica o delle provette di laboratorio, né con un esperimento di fisica.

Posso però assicurarti che se credi che qualcosa sia possibile, la tua mente si apre e inizia a vedere quel che non credevi possibile.

Sono un mental coach e ogni giorno sperimento quello che ti sto dicendo.

Mi scrivono persone a cui la vita sembra aver negato tutto, che sono in un vicolo cieco e non hanno più via d’uscita.

La soluzione ai loro problemi, in realtà, c’è ed è sempre sotto i loro occhi.

Ma non la vedono.

Solo dopo che iniziano a credere di poterla trovare, riescono a vederla.

In psicologia esiste un concetto molto interessante chiamato scotoma.

In pratica, per una sorta di auto difesa psicologica, eliminiamo elementi della realtà che non ci piacciono e non riusciamo a tollerare.

Non scompaiono, ma non li vediamo, letteralmente, pur avendoli davanti agli occhi.

Ci capita di cercare, banalmente, qualcosa, come le chiavi ad esempio, senza successo.

Poi ti fermi e ti accorgi che le tieni in mano, oppure che sono sul tavolo su cui guardi da venti minuti.

La nostra mente ha la capacità di scegliere cosa vedere.

Il problema è che se io non credo che ci sia qualcosa, probabilmente non riuscirò a vederla.

Qualsiasi professionista sa bene che con esperienza e allenamento, si comincia a vedere quel che non si era in grado di notare prima.

Forse hai sperimentato anche tu qualcosa di simile.

Scrivo da anni e oggi vedo errori che due anni fa non avrei mai notato. Erano comunque lì, tra le parole che leggevo dieci volte, ma non li vedevo.

Se a volte è difficile vedere cose materiali, che oggettivamente sono davanti ai nostri occhi, visibili, pensa quanto può essere difficile vedere ciò che non è materiale e che gli occhi non riescono a cogliere.

Quando non riesci a vedere qualcosa, non significa che non c’è niente.

Forse tu non hai la capacità di vederla, o non credi che ci sia, quindi, molto semplicemente, non la vedi.

Questo modo di pensare, ovviamente, si scontra con una logica che ci ha insegnato a credere solo in quello che vediamo.

Ma potremmo anche andare oltre alcune convinzioni limitanti.


tratto da http://diventarefelici.it/perche-credere-in-dio/ RINGRAZIO PER IL BELLISSIMO ARTICOLO

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