venerdì 15 aprile 2016

10 MODI PER IMPARARE AD AMARSI

ღ♥ 10 MODI PER IMPARARE AD AMARSI ♥ღ

1. NON CRITICARSI
Non facciamolo MAI, per nessun motivo. La critica NON è mai costruttiva, non miglioreremo di certo ripetendoci di essere “stupidi”, “sciocchi”, “incapaci”. Bisogna ricordare che l’inconscio non è in grado di discernere l’ironia dalla verità, e soprattutto non è capace di mettere fine a quanto noi gli abbiamo già comunicato più volte. Immaginiamo la nostra mente come un computer nel quale immettiamo informazioni, quando lo apriamo cosa vi troviamo? Esattamente quello che ci abbiamo inserito.
Cominciamo a pensare a noi in termini di APPROVAZIONE. Dobbiamo ricordare che ogni giorno fa la differenza: possiamo cambiare in qualunque momento, la responsabilità è nostra e per farlo occorre che smettiamo immediatamente di criticarci. Sostituiamo perciò la critica con l’approvazione. Troviamo tutte le occasioni possibili ad ogni azione che facciamo per ripeterci: «Bravo! Ce l’hai fatta!» – «Fantastico, sei proprio in gamba!» – «Ehi, ma sei proprio creativo!»

2. ELIMINARE LA PAURA DALLA NOSTRA VITA
Il pensiero crea la nostra realtà: se emettiamo continuamente pensieri di paura, la paura sarà il risultato della vostra vita. Teniamo bene a mente che ogni cosa che accade ha lo scopo di portarci un insegnamento, ogni avvenimento è perfetto per la nostra crescita. Scegliamo quindi di eliminare la paura e sostituiamola con pensieri positivi e realizzativi. Immaginiamo sempre il MEGLIO ed immaginiamolo come se già fosse accaduto. Pensiamo spesso a cose che ci piacerebbe realizzare (abbandoniamoci alla fantasia più sfrenata) e pensiamole il più dettagliatamente possibile come già realizzate. Ricordiamo sempre che il nostro pensiero è creativo, e ciò che pensiamo si realizzerà sicuramente.

3. ESSERE PAZIENTI
La pazienza è la base di questo cammino. Se abbiamo impiegato anni ad essere quello che siamo, possiamo permetterci di aspettare il tempo necessario ad effettuare i giusti cambiamenti. L’impazienza ci impedirebbe di imparare e di fare i passi necessari per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Ogni errore può essere corretto, ma se gli errori sono tanti, il tempo necessario può essere più lungo.
Quando andiamo a scuola non pretendiamo di arrivare alla laurea in pochi mesi: accettiamo di studiare alle elementari, poi alle medie, alle superiori ed infine ci prepariamo per l’università. Perché nel cammino di crescita personale la strada dovrebbe essere più breve? Siamo pazienti con noi stessi.

4. ESSERE GENTILI CON SE STESSI
Non abbiamocela con noi se ci scopriamo a pensare negativamente. E cessiamo d’incolparci per ogni cosa che va male.
Impariamo a rilassarci, rimaniamo ad ascoltare una musica dolce, osserviamo il nostro respiro, entriamo in contatto con la nostra Energia interiore… Respiriamo profondamente, chiudiamo gli occhi e liberiamo ogni tensione accumulata. Ad ogni inspirazione immaginiamo di immettere aria pulita in noi, aria limpida, e ad ogni espirazione insieme al respiro, emettiamo le tossine, le paure, le tensione, e ripetiamo mentalmente: «Sono al sicuro, mi accetto completamente.»
Impariamo anche a rimanere in silenzio e ad affidare le nostre paure all’Energia Superiore. Rimanendo in silenzio, ad ogni respiro ripetiamo mentalmente: «Mi voglio bene» – «Mi perdono» – «Sono innocente». Possiamo farlo ovunque, alla fermata del tram, in ufficio, in casa, ma prendiamo l’abitudine di farlo spesso, soprattutto ogniqualvolta sentiamo che alla nostra mente stanno arrivando pensieri negativi o di rabbia.

5. IMPARARE AD APPREZZARSI
Partiamo dal presupposto che siamo parte dell’Universo, dunque se ci disapproviamo sminuiamo l’Intelligenza Infinita. Ripetiamo spesso di essere una persona meravigliosa, ma non limitiamoci ad una sola ripetizione, facciamone mille al giorno e di più se è necessario. Scriviamo un elenco di qualità che apprezziamo in noi. Pensiamo a noi stessi come ad un essere armonioso e gioioso.
Al mattino, quando ci laviamo, sorridiamo alla nostra immagine e ad alta voce (o mentalmente) ripetiamo: «Sei una persona stupenda!» Gratifichiamoci per ogni cosa che facciamo. Impariamo ad accettare il bene che ci arriva, ripetiamoci spesso: «Io merito il meglio, già da ora!» Entriamo nello spirito di abbondanza.

6. IMPARARE A CHIEDERE SENZA PRETENDERE
Se ci viene difficile chiedere aiuto per via di un falso orgoglio, si pensi alla frase del Vangelo: «Bussate e vi sarà aperto. Chiedete e vi sarà dato». Avere l’umiltà di chiedere l’aiuto di amici o parenti o terapeuti può farci crescere.
Ma ricordiamo che chiedere non vuol dire pretendere. Ognuno risponde come può, e soprattutto ricordiamo che il chiedere aiuto non ci esime dall’agire. A questo proposito teniamo a mente la frase: «Aiutati che il Ciel ti aiuta».

7. AMARE LA PROPRIA REALTÀ
Anche se la vita che abbiamo vissuto fino ad oggi non è stata soddisfacente, questo non vuol dire che possiamo cambiarla. Tutti facciamo scelte sbagliate, ma se continuiamo ad autopunirci per ciò che abbiamo fatto non concluderemo nulla di buono. Se continuiamo ad odiare il nostro lavoro, la nostra casa, la nostra città o il nostro partner, potremo cambiare ben poco nella nostra vita. Indipendentemente dal tipo di situazione negativa in cui ci troviamo, ricordiamo che c’è una ragione per tutto.
Il cambiamento vero inizia dall’accettazione della nostra realtà attuale. Se ci troviamo in una data situazione è perché possiamo ricavarne qualcosa. Chiediamoci quindi: «Quali sono i pro di questa situazione? E i contro?» – «Che cosa posso fare per cambiarla?»
Impariamo a trovare il lato umoristico delle situazioni negative che stiamo vivendo. Se proprio non riusciamo a trovarlo, facciamo il “pieno” di film comici…

8. CURARE IL PROPRIO CORPO
Bisogna avere cura del proprio corpo e del proprio abbigliamento anche quando si è in casa. Ricordiamo che siamo noi il «miglior partner» di noi stessi. Curiamo la nostra alimentazione, privilegiamo i cibi crudi ed un’alimentazione vegetariana. Eliminiamo alcool e fumo, cerchiamo di fare movimento fisico scegliendo lo sport che preferiamo. Per eliminare gli schemi negativi relativi al corpo o alla linea, è di estrema utilità combinare l’esercizio fisico alla ripetizione di affermazioni positive.

9. UTILIZZARE LA TECNICA DELLO SPECCHIO
Per identificare la causa di un problema che ci impedisce di volerci bene, guardiamoci allo specchio appena alzati e ripetiamo: «Ti voglio bene. Che cosa posso fare per te, oggi? Come posso renderti felice?» Ascoltiamo quindi la nostra voce interiore: la risposta arriva sempre, anche se non necessariamente subito.
Se, durante la giornata, accade qualcosa di spiacevole, mettiamoci di fronte ad uno specchio dicendoci: «Ti voglio bene comunque.» E se invece succede qualcosa di meraviglioso, mettiamoci ugualmente di fronte allo specchio dicendo: «Grazie!», e riconoscendo quindi l’efficacia della nostra azione che ci ha consentito di vivere una bella esperienza.
Guardandoci allo specchio possiamo inoltre perdonare sia noi che gli altri, nonché parlare agli altri, soprattutto quando abbiamo paura all’idea di farlo a quattr’occhi: in tal modo possiamo eliminare vecchi problemi con il partner, i genitori, il capo, i bambini, il partner, dicendo tutto ciò che altrimenti non oseremmo dire.
Dice Louise Hay nel libro «Il potere è in te»: “Le persone che non riescono a volersi bene sono raramente disposte a perdonare: i due fenomeni sono infatti correlati. Quando perdoniamo liberandoci della negatività che è in noi, non solo ci scrolliamo di dosso un grande peso, ma apriamo anche la porta all’amore. Il dr. John Harrison afferma che, perdonando se stessi e i propri genitori e liberandosi dei vecchi problemi, si ottengono effetti maggiori che somministrando antibiotici. Ci vuole molto tempo perché un bambino cessi di amare i propri genitori ma, quando lo fa, ce ne vuole ancor di più perché riesca a perdonarli. Se non perdoniamo, non ci liberiamo dei problemi legandoci in tal modo al passato ed impedendoci di vivere nel presente. E se non viviamo nel presente, come possiamo crearci un futuro radioso? Il ciarpame accumulato nel passato, non fa altro che produrre ciarpame per il futuro.”

10. AMIAMOCI ADESSO
Se riusciamo ad amarci e ad approvarci subito, entriamo nell’onda del benessere e siamo pronti ad accettare il meglio per noi.
Una volta che avremo imparato ad amarci potremo imparare ad amare e ad accettare gli altri. Se cambieremo noi, gli altri si adegueranno. «Ama il prossimo tuo COME TE STESSO», il punto chiave è proprio qui: «come te stesso». Non si deve credere di poter amare qualcuno se non amiamo noi stessi.
Non siamo su questa terra per far piacere a qualcuno, dobbiamo vivere la nostra vita e percorrere la nostra strada. Siamo tutti su questa terra per imparare a crescere, ad amare incondizionatamente, a ricevere e dare comprensione, sostegno, carità.
D’altra parte, quando lasceremo questa terra, l’unica cosa che porteremo con noi sarà la nostra capacità di amare.


TRATTO E CONDIVISO DA https://giardinodellefate.wordpress.com/lanima/il-cammino-di-luce/

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